La misericordia di Dio è il suo prendere possesso esclusivo dell’anima dello sventurato scegliendolo nel momento stesso in cui non è più nulla, né dentro, né fuori. Se, pur ridotto alla mera brutalità esteriore, e riconoscendola come tale, senza infingimenti, lo sventurato ancora persevera nell’amore, allora Dio vola veloce su di lui precipitandosi come un’aquila nel nido della sua inconsolabile amarezza. L’anima spezzata allora percepisce la sua presenza indifferentemente nella gioia e nella sventura, come il puro amore di Dio. Nella gioia è presente la dolcezza di Dio. Nella sventura la stessa dolcezza ora ferisce. Ma è sempre la mano di Dio che carezza e ferisce allo stesso tempo. Il prima e il dopo sono i tempi con cui la creatura percepisce il medesimo tocco.
Verdi noccioli
Verdi noccioli salutano il treno - già argentati
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